Chi l’avrebbe mai detto che dopo 19 partite il distacco tra Verona e Milan sarebbe stato di 10 punti? Forse tutti, ma nessuno avrebbe pensato a un piccolo particolare: è il Verona che è 10 punti più su.
La crisi del Milan passa per il quasi addio di Galliani alla conferma di Barbara Berlusconi, dall’esonero di Allegri all’entusiasmo di Seedorf, da un mercato estivo fallimentare agli acquisti di Honda e Rami. Il nuovo Milan farà il suo esordio domenica 19 Gennaio alle 20:45, contro la prima squadra che fece scattare l’allarme in casa rossonera: la doppietta di Toni alla prima giornata è solo uno dei tanti bocconi amari che ha dovuto buttare giù il Milan in 19 cene indigeste, e un buon pasto a San Siro è quello che vuole offrire Seedorf; l’esperienza da allenatore è nulla, ma quella da ristoratore è eccellente, viste le sue tante catene in giro per il mondo.
Il 4-2-3-1 è la disposizione dei tavoli imposta dal neo-allenatore olandese, che chiama la carica con i suoi uomini migliori; di fronte ad Abbiati siederanno De Sciglio, Mexes, Rami ed Emanuelson, che avranno la protezione di De Jong e il carisma di Montolivo dinanzi a loro; a sostegno dell’unica punta Balotelli, agirà un tridente pesante: Robinho, Honda e Kakà garantiranno qualità al reparto offensivo.
Se il Milan è affamato di punti, il Verona avrà voglia di riscattare il brutto 0-3 contro il Napoli, e Mandorlini lo farà con i suoi uomini migliori. Sarà una missione complicata, e la statistica non sarà di certo un’alleata: nei precedenti 23 incontri a San Siro, il Verona non ha mai vinto; 14 sconfitte e 9 pareggi testimoniano una brutta tradizione per i Veneti, che dovranno cominciare ad abituarsi all’assenza di Jorginho, in procinto di completare il trasferimento al Napoli. Il treno per l’Europa ha ancora un vagone riservato agli uomini di Mandorlini che non intendono abbandonarlo; Fiorentina e Inter avranno trasferte difficili a Catania e Genova, e un colpaccio a Milano significherebbe punti importanti. Per questo la grinta e voglia non mancheranno al Verona, che andrà in campo con il più che collaudato 4-3-3; i soldati scelti saranno Rafael, Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini, Romulo, Cirigliano, Hallfredsson, Iturbe, Toni e Gomez, pronti come all’andata a dare una stoccata alle ambizioni di rinascita rossonere.